Laboratori – Sale bianche
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Studi di atmosfere specifici per laboratori e camere bianche
- Dispersione di inquinanti e gas
- Studio di scenario critico transitorio
- Definizione dei tempi di decontaminazione
- Studio dei rischi di contaminazione
- Laboratorio P03 e P04
- Controllo del flusso laminare in camere bianche
- Evacuazione dell'inquinamento
- Regolazione fine della temperatura
- Analisi del fumo
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Simulazione CFD di laboratori
Flusso d'aria della camera bianca :
I requisiti per le condizioni climatiche interne nei laboratori sono tanto vari quanto le attività ivi svolte. Molti settori dell’ingegneria come l’industria aerospaziale, l’industria dei semiconduttori, gli ospedali e i centri farmaceutici dispongono di camere bianche. Una camera bianca (o clean room secondo la norma ISO 14644) è uno spazio chiuso in cui la concentrazione di particolato è controllata per ridurre al minimo l’introduzione, la generazione e la ritenzione di polvere o altri contaminanti.
Nei laboratori chimici, ad esempio, la protezione delle persone dagli effetti delle sostanze nocive è una questione di sicurezza fondamentale. La capacità di ritenzione delle cappe da laboratorio merita un’attenzione particolare, in quanto dipende non solo dalla loro costruzione ma anche, oltre che dal comportamento dell’utente, dall’interazione con il flusso d’aria ambientale, che a sua volta è determinato in larga misura dal tipo e dalla disposizione delle uscite d’aria.
I laboratori speciali nella ricerca laser hanno requisiti particolari, come la costanza della temperatura, le basse velocità di flusso e la necessità di evitare zone morte (e quindi depositi di particelle) nelle aree critiche.
In tutti i casi, l’ottimizzazione delle condizioni di flusso e temperatura basata sulla simulazione CFD può aiutare a migliorare le condizioni termo-aerodinamiche dello spazio.
Simulazione CFD per camere bianche
A seconda dei casi di studio, siamo portati a studiare:
- la laminarità dei flussi sotto il soffitto soffiante , ovvero una direzione verticale del flusso;
- l’assenza di zone morte, cioè di possibili aree in cui l’aria non verrebbe rinnovata e in cui le particelle potrebbero accumularsi;
- l’assenza di correnti d’aria in risalita, e quindi di polvere, lungo le pareti o negli angoli.
- l’omogeneità delle temperature, soprattutto nel contesto di scenari estremi.
- scenari diestrazione degli inquinanti, tempo di decontaminazione.
Simulazione CFD per camere bianche
Poiché il trasporto d’aria negli edifici adibiti a laboratorio rappresenta una parte consistente dei costi operativi, è sempre interessante sapere se i requisiti possono essere soddisfatti anche con quantità d’aria inferiori. Una simulazione CFD può essere estremamente utile per esplorare questo potenziale. Esistono soluzioni adattate in base alla tipologia del laboratorio.
Le nostre aree di competenza comprendono
- Progettazione di sistemi per alta stabilità in temperatura e igrometria
- Rischio gas (tossico, infiammabile, anossia)
- Rischio Nanoparticelle , confinamenti specifici
- Rischio biologico e attrezzature specifiche
- Rischio nucleare (laboratori caldi)
- Dimensionamento di impianti specifici
- Diffusione di nanoparticelle
Le schede tecniche delle case costruttrici (Cappe chimiche, cappe, PSM, BAG, PSPN, ecc.) riportano invece tramite grafici le condizioni di utilizzo termo-aerauliche dei loro impianti. Tuttavia, l’uso simultaneo di diversi sistemi nello stesso spazio può causare interruzioni al ripristino, limitando o addirittura eliminando l’efficienza prevista dei sistemi. Per evitare questi problemi, effettuiamo la qualificazione digitale delle cappe chimiche in fase di progettazione.
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